Tassazione criptovalute: prorogato il versamento delle imposte
L’ultima legge di Bilancio del governo ha impostato una prima cornice legislativa per la tassazione…
Leggi l’articoloIl numero di start up innovative nel nostro paese ha registrato un + 18% nell’anno del Covid. Il tasso di crescita delle nuove registrazioni di start up è superiore di quasi 5 punti rispetto alle nuove registrazioni in tutti gli altri settori. Parliamo di un trend decisamente positivo che non può che darci coraggio. Abbiamo già trattato di start up con un precedente contributo nel quale illustravamo come fosse semplice costituirne una. Purtroppo però la sentenza del Consiglio di Stato del 29/3/21 ha reso illegittima la costituzione online senza la presenza di un notaio. Ciò significa che sulle modalità di costituzione “alternative” siamo in attesa delle direttive europee alle quali dovremo uniformarci entro agosto 2021. Nel frattempo vogliamo analizzare l’ultima iniziativa a favore delle start up innovative promossa dal Mise. Di cosa si tratta?
18/09/2025
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Studio Brega
L’incentivo Smart Money è un’iniziativa promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia. Parliamo di un incentivo con una dotazione finanziaria di 9,5 milioni di euro rivolto esclusivamente alle start up innovative. Il fine ultimo consiste nel sostenere le realtà che intendono sfruttare servizi specialistici per definire il loro progetto imprenditoriale e prepararsi al lancio sul mercato. Smart Money ha l’obiettivo di facilitare l’incontro tra startup innovative e la rete degli altri soggetti abilitati per rafforzare la presenza delle startup in Italia. Oltre a supportare le potenzialità delle imprese innovative che si preparano a fare il loro ingresso nel mercato.
In poche parole, le imprese che si trovano nella fase iniziale della loro attività possono richiedere un contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto dei servizi forniti dagli enti abilitati. Inoltre, dopo aver completato questa prima fase, le startup possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto se al proprio capitale sociale partecipano incubatori certificati ed acceleratori; oppure innovation hub, organismi di ricerca, business angels e investitori qualificati. Ma vediamo nel dettaglio quali realtà possono ottenere questi contributi.
Le start up innovative che possono beneficiare delle agevolazioni devono possedere determinate caratteristiche.
Possono altresì accedere alle agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa, purché entro 30 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni, l’impresa sia stata costituita.
Per accedere alle agevolazioni, le start-up innovative devono presentare un progetto di sviluppo avente i seguenti requisiti.
Come anticipato, l’iniziativa prevede la concessione di agevolazioni su due livelli che si traducono in due diverse forme di intervento a sostegno delle start up innovative. Il primo di questi due livelli consiste nella concessione di contributo a fondo perduto, in misura pari all’80% delle spese sostenute per l’attuazione dei piani di attività. Rimane un tetto massimo di 10.000 euro per start-up innovativa. Cosa si intende per piano di attività? Si tratta di tutti quei progetti aventi una durata non inferiore a 12 mesi, che prevedono l’acquisizione di servizi finalizzati a facilitare la realizzazione di un determinato progetto di sviluppo. I predetti servizi devono essere forniti da incubatori certificati e possono riguardare a titolo esemplificativo la consulenza organizzativa e strategica finalizzata allo sviluppo e all’implementazione del progetto; oppure i lavori preparatori alle campagne di crowfunding o la gestione delle proprietà intellettuale.