Fondo ristorazione: come ottenere il contributo di 10.000 €

Come riporta il Sole24ORe, il sostegno è riconosciuto per l’acquisto effettuato dopo il 14 agosto 2020 di prodotti di filiere agricole e alimentari made in Italy. Via libera dal 15 novembre alla presentazione delle domande per ottenere il fondo ristorazione. Fino al 28 novembre ristoranti, agriturismi, mense, catering, alberghi, potranno richiedere il contributo a fondo perduto. Trattasi di un importo da mille euro fino a 10mila per l’acquisto di prodotti delle filiere agricole e alimentari al 100% Made in Italy. Sono inclusi anche Dop e Igp, quelli vitivinicoli, valorizzando così la materia prima dei territori.



Ecco domande e risposte sulla procedura, abbastanza articolata, per chiedere il contributo.

Fondo ristorazione: come ottenere il contributo di 10.000 €

24/09/2025

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Studio Brega

Chi può presentare la domanda?

Il contributo a fondo perduto è destinato a ristoranti, agriturismi, mense, catering, alberghi per l’acquisto di prodotti delle filiere agricole e alimentari al 100% Made in Italy, anche Dop e Igp, inclusi quelli vitivinicoli.



È previsto un click day? No, non è previsto. L’ordine di presentazione non dà diritto ad alcuna precedenza sulla erogazione del contributo. É dunque possibile recuperare tutta la documentazione richiesta prima di presentare la domanda entro il 28 novembre.



Da quando si presenta la domanda? La domanda si può presentare dal 15 novembre al 15 dicembre.



Come si presenta la domanda? Le domande possono essere presentate di persona presso gli Uffici postali, oppure online, collegandosi al sito www.portaleristorazione.it. Il portale è attivo dal 15 novembre. Se invece si spedisce tramite ufficio postale è necessario indirizzare il plico a Centro Servizi Pavia – Servizio Ristoratori – Viale Brambilla 1 – 27100 Pavia. (Qui il modulo editabile). Per chiarezza, si specifica che ogni impresa richiedente può presentare una sola domanda. L’impresa richiedente però, potrebbe avere più attività riconducibili al codice Ateco prevalente. In questo caso le fatture degli acquisti dalle diverse attività devono essere caricate nella stessa domanda. Pertanto, anche nel caso di più unità locali, il contributo è sempre legato a un solo codice fiscale/partita Iva.

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Quali sono i prodotti ammessi?

Si presentano le fatture degli acquisti effettuati da agosto in poi di prodotti agroalimentari italiani e vitivinicoli, rigorosamente made in Italy. Sono prioritari gli acquisti di prodotti Dop e Ipg e di prodotti ad alto rischio di spreco. Ad esempio latte 100 % italiano, prosciutto crudo e prosciutto cotto 100% italiano, olio extra vergine di oliva 100% italiano e/o e altri prodotti di origine italiana.
Qui la tabella dei prodotti acquistabili



Ci sono limiti al numero di tipologie di prodotti acquistabili? Prima di tutto il beneficiario deve aver acquistato 3 differenti tipologie di prodotti agricoli o alimentari previsti nella “Tabella Prodotti”. Il mancato rispetto di questo requisito determina il rigetto della domanda. Cosa si intende per prodotto “prioritario”? Vengono considerati prioritari gli acquisti di prodotti Dop e Igp e di prodotti ad alto rischio di spreco. Infatti entrambi sono riportati nella tabella prodotti con il Codice categoria valorizzazione del territorio: i primi con codice DOCIGP, i secondi con codice che inizia per RS (Rischio Spreco). Cosa si intende per prodotto “principale”? Per prodotto principale s’intende la categoria di prodotto che ha generato la spesa maggiore. Ad esempio vino, latte, prodotti di salumeria, carni. Non deve superare il 50% della spesa totale massima ammissibile, quindi mai superiore a 5mila euro.

A quanto ammonta il contributo per ogni impresa richiedente?

Il contributo va da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 10mila euro, Iva esclusa. Chiaramente, se le richieste saranno superiori alle risorse stanziate, queste saranno distribuite fra i richiedenti in misura percentualmente proporzionale.

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