Tassazione criptovalute: prorogato il versamento delle imposte
L’ultima legge di Bilancio del governo ha impostato una prima cornice legislativa per la tassazione…
Leggi l’articoloSabato 28 dicembre 2024 il Senato ha approvato di fatto l’articolo 1 del disegno di legge di bilancio. La legge di Bilancio 2025 può quindi definirsi tale ed attende di essere trascritta in Gazzetta Ufficiale. Quali conseguenze e quali modifiche sono state apportate per il settore delle criptovalute? Gli aspetti ritoccati sono principalmente tre e riguardano l’aliquota sulla plusvalenza, il calcolo del reddito imponibile e la rivalutazione. Vediamoli in quest’ordine.
02/10/2025
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Studio Brega
Primo tema affrontato dalla legge di bilancio 2025 al comma 23: l’aliquota dell’imposta sostitutiva delle plusvalenze.
L’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri redditi diversi, di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, è pari al 26 per cento
Da quando? A partire dal primo gennaio 2025. Proseguendo nella lettura, al comma 24 si apprende che:
Sulle plusvalenze e sugli altri proventi di cui alla lettera c-sexies) del comma 1 dell’articolo 67 del testo unico delle imposte sui redditi, […] realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2026, l’imposta sostitutiva di cui agli articoli 5, 6 e 7 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, è applicata con l’aliquota del 33 per cento
L’aumento dell’aliquota prosegue la sua scalata, particolarmente ripida se consideriamo che potenzialmente fino al giorno prima l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 l’aliquota sulle plusvalenze da cripto-attività poteva assestarsi al 12,5%. Con l’intento di agevolare gli investitori, riassumiamo di seguito l’evoluzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze derivanti da cessioni di cripto-attività, indicando per ogni singolo periodo d’imposta la relativa aliquota:
Seconda novità della Legge di Bilancio 2025. Viene rimossa la franchigia di 2.000 euro che permetteva agli investitori di non pagare alcuna imposta sulla plusvalenza, a patto che il reddito imponibile fosse rimasto al di sotto di tale soglia. Dal primo gennaio 2025 infatti anche una plusvalenza minima di 100 € subirà la tassazione del 26% che andrà ad aumentare al 33% dal 2026. Insomma, per ora sono poche le buone notizie per la platea di investitori che dovrà mobilitarsi a dichiarare i propri asset, platea che andrà per forza di cose ad ampliarsi non potendo nessuno difendersi dietro lo scudo della franchigia.